Succede che dal
parrucchiere (o nella sala d’attesa del medico) chiunque, senza distinzione di
ceto sociale, etnia o cultura, si trovi a sfogliare giornali dei più
innominabili, di quelli che non andresti a comprare per il timore che qualcuno
ti possa cogliere in castagna davanti all’edicola. Liberata
dall’obbligo ad un certo grado di coolness, sprofondata nella poltrona sgangherata dello studio del
medico di cui sopra, chi scrive si è resa edotta della storia d’amore tra il
cantante Morgan ed una Jessica con la faccia da vampiro, che pare abbia
partecipato ad X-Factor (programma che avrebbe seguito appassionatamente se
fosse riuscita a memorizzare il giorno di messa in onda, appreso, di settimana
in settimana, sempre troppo tardi). Oltre a questa importante scoperta, ne ha
fatta una interessante.
In quarta di
copertina, Vanity Fair della settimana scorsa, impaginava una campagna
Lancome in cui compaiono i primi piani di 3 donne, di cui una di colore. Una casa produttrice di cosmetici?!? In Italia?!?
O meraviglia, o
giubilo!
Forse che si incominci a prendere atto della vastità di colori di cui
è ormai composto l’italico target?
Forse non è nostro
compito sollevare la questione morale, ma vi vogliamo raccontare la nostra
frustrante esperienza.
A noi, che di
presentazioni ne abbiamo fatte tante, di moodboard ne abbiamo prodotti a
dozzine, è capitato – più spesso di quanto vorremmo ammettere – di dover
mutilare una showreel perché “c’erano troppi neri” (il regista era sudafricano,
ehm….), o di dover togliere una foto da un mood board per un analogo motivo.
Mai nessuno ce l’ha detto chiaro in faccia, attenzione.
Il furbetto
politically correct (dichiarando di interpretare il sentimento del cliente
Tizio o del direttore creativo Tal Dei Tali, ma svelando invece la
propria visione del mondo) giammai si sarebbe concesso di dire una frase onesta
quanto sgradevole tipo: “Che non si vedano neri o asiatici!”. No.
Lui ti diceva:
“Togli questo, è troppo ETNICO (di colore –ndt)”. Oppure: “Meglio sostituire
questa, è troppo ESOTICA (asiatica –ndt)”.
Che sia la fine di
un’era?
Era ora, c***o!
E dire che è cool essere abbronzatissimi d'estate.
RispondiEliminaSiamo un popolo pieno di contraddizioni, ma una cosa che non siamo, ci sembra, è razzisti. Non lo siamo mai stati, peccato i media non se ne siano accorti...
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